Non ricorda nulla, Josefin. Camminava nel parco, poi è stata aggredita. Infine il buio. Quando guarda gli occhi di quella fragile quindicenne, violata nel corpo e nell’anima, Malin Fors vede gli occhi di sua figlia e sa di dover fare giustizia. Nel giro di pochi giorni, però, la situazione precipita: altre due adolescenti vengono aggredite e violentate. E, questa volta, Malin non può neppure guardarle negli occhi. Perché sono state uccise, i cadaveri abbandonati in riva al lago che costeggia Linköping, coperti soltanto di sabbia. Ma il caldo asfissiante che opprime la città sembra rallentare anche il corso delle indagini: prima i sospetti si appuntano su un gruppo di extracomunitari; poi, quando le analisi scientifiche certificano che il colpevole non può essere un uomo, gli investigatori si concentrano sulla comunità lesbica di Linköping. Scatenando così l’ira e l’indignazione dell’opinione pubblica, che non esita ad accusare la polizia di razzismo e d’intolleranza. Tuttavia Malin è l’unica a capire che, per fermare l’assassino, è necessario scavare in un passato oscuro e tormentato, lasciandosi guidare da quegli occhi: gli occhi delle vittime, ma anche dei colpevoli. Per ascoltare le loro storie, per vivere le loro paure, per conoscere le loro verità...